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Rapina fallita nell’agenzia incisana della Cassa di Risparmio di Firenze. I malviventi avevano già prelevato i contanti che erano nei cassetti e, aspettando l’apertura a tempo della cassaforte, stavano legando mani e piedi a clienti e impiegati. Sul più “bello” sono però arrivati i carabinieri che li hanno arrestati.
Sono due campani, uno dei quali pregiudicato per analoghi reati, che verso le 11,15 hanno tentato il colpaccio, sicuramente sostanzioso se l’avessero portato a termine. A dare l’allarme è stato un cliente, che prima di entrare in banca ha visto all’interno un uomo con un cappuccio in testa, così non ha perso tempo e ha telefonato ai carabinieri che si sono precipitati in forze. Giunti sul posto tutto sembrava tranquillo. In banca non c’era nessuno e sulla porta un cartello «Chiuso per assemblea». Gli uomini della Benemerita, consapevoli della rapina in corso e non vedendo nessuno neppure nelle stanze del retro, hanno aggirato l’edificio e tramite una finestrella che dà su un cortile sono riusciti a sbirciare dentro. Da lì hanno visto un nutrito gruppo di persone — quindici o sedici diranno poi, fra clienti e impiegati — alcune delle quali erano già legate mani e piedi con delle fascette di plastica che i malviventi tenevano in una scatola, mentre altre stavano per essere immobilizzate. A quel punto i carabinieri, che non potevano entrare dall’ingresso principale essendo la porta bloccata dall’interno, si sono fatti vedere e hanno intimato ai malviventi di uscire fuori perché la banca era circondata e non avrebbero avuto alcuna possibilità di scappare. I rapinatori, che erano armati entrambi di taglierini, capito che era finita non hanno potuto fare altro che arrendersi. «Te lo dicevo che a venire in Toscana ci avrebbero presi», ha detto arrabbiato uno dei due all’altro, come poi ha riferito uno dei testimoni. I militari hanno recuperato la borsa con i 10.300 euro che erano stati prelevati dai cassetti oltre a una scatola piena di laccioli di plastica portati per immobilizzare i presenti. Anche il direttore è stato minacciato con il taglierino. I carabinieri hanno trovato poco lontano la Mercedes di grossa cilindrata dei malviventi con la quale, probabilmente, contavano di tornare a casa.
Fonte: La Nazione
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