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Tradito dalla passione per la moto e da una velocità probabilmente sostenuta. In questo modo, ieri mattina, ha perso la vita Lorenzo Borghi, quarant’anni, residente con la moglie a Montanino, frazione del comune di Reggello. Una tragedia che si è consumata a Bagno a Ripoli, nella parte alta di via Roma, tra l’abitato del capoluogo e San Donato in Collina. Tutto è avvenuto improvvisamente, verso le dieci. L’uomo stava viaggiando in direzione di Bagno a Ripoli, proveniente proprio da San Donato. Nel tratto che si trova immediatamente sopra la frazione di Osteria Nuova c’è una dirittura.
Alla quale fa seguito una doppia curva ad “esse”. Il motociclista si è evidentemente fatto ‘invitare’ a lasciare troppo l’acceleratore nel piccolo rettilineo, salvo poi arrivare alla curva ad una velocità elevata, che non gli ha consentito di controllare la sua moto ‘Yamaha R1 1000’. Un’ipotesi verosimile, questa, suffragata dagli elementi che gli uomini della polizia municipale di Bagno a Ripoli hanno raccolto sul luogo della tragedia, nei momenti immediatamente successivi all’incidente. Uno schianto che è costato la vita sul colpo al povero centauro. A niente sono servite le cure del personale della Misericordia di Badia a Ripoli, intervenuta sul posto. Sulla dinamica dell’evento, la ricostruzione appare sufficientemente chiara. Dopo aver perso il controllo della motocicletta, il Borghi è finito a terra, in una lunga scivolata che lo ha portato ad impattare prima contro un furgone di operai edili - che sopraggiungeva nella carreggiata opposta - e, successivamente, addosso ad un altro mezzo da lavoro, che viaggiava immediatamente dietro. Una doppia botta che è costata la vita all’uomo sulla moto. Via Roma, a causa della tragedia, è rimasta chiusa al traffico per circa tre ore. Sulla strada, nel corso degli anni, si erano verificati altri incidenti, anche gravi.
Ma, anche a causa di questi eventi, il livello di manutenzione e sicurezza (dal manto stradale alla segnaletica, recentemente rifatta) è stato tenuto sotto particolare sorveglianza. Quello che manca è evidentemente - ancora - la capacità di non lasciarsi andare in un tratto di discesa ‘traditore’. Una parte di strada che, se affrontata oltre i limiti consentiti, può costare ancora la vita.
Fonte: La Nazione
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