Conosciamo la più giovane ed il più anziano della seconda puntata della mostra collettiva di pittori valdarnesi in corso al secondo piano del Palazzo pretorio di Figline , da sabato 10 a domenica 25 luglio.
La novizia, il veterano, la mente. Tre personaggi della Scuola pittorica figlinese.
Si tratta di Lorena Nocentini di Incisa e dei figlinesi Loris Sandrucci e Francesco Bonatti.
Lorena Nocentini non è una nuova conoscenza per i figlinesi. Aveva firmato con Francesco Bonatti il manifesto degli artisti a favore della proroga della mostra antologica di Egisto Sarri nel 2000. Riconosce nello scomparso Marco Bonechi il nuovo 'maestro di Figline', una autorità pittorica indiscussa per tutto il Valdarno. Ed è al suo modo di rappresentare il chiaroscuro, le profondità delle figure, ineguagliato anche dai fratelli pittori di Bonechi, che ha spinto Lorena Nocentini ad animare la china volgendola a rendere la profondità ed il volume delle cose: attraverso zone di ombra e di luce come flashes neri sul bianco!
E poi una causa strutturale segna il sodalizio artistico Incisa-Figline. Ad Incisa mancano spazi espositivi. E quindi nonostante la presenza di due accademici come Galeotti e Mugnai, nonostante la Scuola d'Arte di Firenze abbia formato gente come Lucia Gasperini e Liviana Stoppioni -oggi gestisce un negozio di abbigliamento- non si è creata una scuola pittorica locale. Del gruppo che negli anni '70-'80 si riuniva alla Casa del Petrarca sotto la guida del critico d'arte Campani non resta più niente. Lorena Nocentini stessa torna ad esporre per la prima volta a Figline dopo due impegnative maternità.
Loris Sandrucci, il veterano.
E' passato dall'impegno sociale spinto sino alla lotta politica, alla contemplazione sorpresa ed ironica, anzi sarcastica, dei vizi umani planetari. E lo fa usando il collage e quei materiali di scarto dell'industria grafica figlinese che lo rendono oramai l'ultimo rappresentante dell'arte povera. E' uno dei vignettisti umoristici del periodico culturale figlinese "SMS".
Francesco Bonatti, la mente. E Passeri il suo braccio armato, la galleria delle nuove tendenze giovanili non ancora affermate.
Fu lui, Bonatti, a coniare l'espressione "scuola pittorica figlinese". La città ha esaurito la sua spinta propulsiva artistica. E' satura di idee. Dai ritmi di vita della sana provincia fiorentina può nascere il "ritorno all'ordine" dei sentimenti nel gesto creativo, rivalutando forme di espressione tradizionali, figurative ed avanguardie oramai vecchie.
La 'provincialitas' come categoria dell'anima, quindi
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Appuntamento alla "Biblioteca Gilberto Rovai" per la quinta edizione per la rassegna nata per favorire e diffondere la lettura. Appuntamento per sabato 26 e domenica 27 ottobre