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La notizia di un nuovo caso di sepsi da meningococco, in questo caso etichettato C, arriva nel giorno dell’addio a Sofia Panconi, la cameriera di Faella, uccisa dal ceppo B della malattia. Stavolta ad essere colpito dall’infezione un uomo di 57 anni residente a Cavriglia che è ricoverato, per fortuna in buone condizioni, nel reparto Malattie Infettive dell’ospedale San Donato di Arezzo. A quanto si è appreso il cavrigliese mercoledì scorso aveva accusato febbre alta e subito si erano formate le petecchie sulle gambe.
Preoccupati, i familiari avevano immediatamente chiamato il 118 e i sanitari, visto il quadro clinico preoccupante e la sintomatologia manifestata, si erano premuniti di trasferire l’uomo al monoblocco di Santa Maria alla Gruccia. Qui è stato sottoposto in tempi rapidi a tutti gli accertamenti del caso che hanno confermato la diagnosi iniziale. Questa volta, però, si tratta, come detto, del ceppo C, ben diverso dunque da quello che martedì passato ha portato nel volgere di poche ore alla morte la giovane ventunenne faellese.
E se la causa scatenante della patologia è differente, sono identici invece i protocolli attivati con l’obiettivo di creare un cordone sanitario ed evitare eventuali contagi. Il monitoraggio è previsto per almeno 10 giorni, sapendo che il periodo di incubazione del virus in genere è compreso fra 3 e 4 giorni. Dal'azienda Sanitaria Locale si fa sapere intanto che la vaccinazione contro il meningococco C è raccomandata a chiunque e proposta gratis ai bambini e ragazzi sino al compimento dei 20 anni, oltre che a particolari categorie di soggetti a rischio perchè affetti da altre patologie debilitanti.
Va aggiunto, infine, che è stata prorogata fino al 30 giugno di quest’anno la campagna straordinaria di vaccinazione promossa dalla Regione Toscana che estende la gratuità della somministrazione alle persone che non abbiano superato i 45 anni.
LaNazione.it
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