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Un'altra violenza sessuale su una donna, vittima questa volta una ragazza di neanche vent’anni, al culmine di un episodio accaduto in provincia, nella zona del Valdarno. Secondo una prima, sommaria ricostruzione dei fatti, il compagno della giovane, più grande di lei, l’avrebbe rinchiusa in una stanza e stuprata al culmine di una aggressione originata, pare, da una discussione sul loro rapporto. Un rapporto contrassegnato negli ultimi tempi da problemi e litigi, destinato a concludersi per volontà di lei.
Non appena la ragazza, stordita dalla violenza, si è parzialmente ripresa, ha deciso di andare all’ospedale, a Firenze però, anche per comprensibili motivi di riservatezza. Si è fatta accompagnare e dopo il primo passaggio al pronto soccorso è stata subito trasferita nel reparto di ginecologia dove, ieri mattina, si è sottoposta ad una serie di accertamenti, compreso un tampone vaginale. E in base alle prime risultanze gli esami medici — anche con prelievi per poi riscontrare su tracce eventuali di liquido seminale, per il Dna — sembrano confermare l’avvenuta violenza carnale.
Il referto comprende anche alcuni segni e lividi riscontrati sul corpo della giovane. Il reato di lesioni procurate alla persona offesa concorre con la violenza sessuale anche se sarà da stabilire se le eventuali lesioni sono volontarie, o colpose. Soccorsa ed esaminata la ragazza, è quindi scattato l’obbligo di referto da parte degli operatori sanitari. Ed è scattata anche la notizia di reato diretta in procura, un reato per il quale in considerazione della gravità si procede d’ufficio, indipendentemente da querele di parte.
Trascorsa ormai la flagranza di reato, toccherà al magistrato inquirente che ha ricevuto la notizia delegare a un reparto gli accertamenti da svolgere nell’ambito di una vicenda particolarmente grave, se le accuse saranno comprovate, anche in relazione al rapporto sentimentale intercorso tra i due protagonisti della vicenda. L’incarico potrebbe toccare ai carabinieri della compagnia di Figline Valdarno che però fino a ieri non avevano pare ricevuta alcuna comunicazione ufficiale in tal senso.
Fonte: La Nazione
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